C.A.S.T., per
mezzo del teatro, della canzone, della danza e del video, propone una serata di
riflessione che parte dai campi di concentramento e dalla guerra e arriva a
oggi,
Basterà
ripensare una sera l'anno a ciò che è capitato, per evitare che accada di
nuovo?
Forse
sì, se è un pensiero che genera progetti, se non è soltanto commiserazione e
lacrime.
Il
passato non insegna niente se non lo si guarda con gli occhi ben fissi nel
presente dove, in agguato, travestita, mascherata, poco riconoscibile, sta
quella stessa disumanità rievocata con il Giorno della Memoria.
Progettare.
Per mettere in atto, tutti, qualche cambiamento, non necessariamente clamoroso,
anche soltanto un gesto, una parola: qualunque cosa per quanto minima sarà
infinitamente diversa dal nulla. E' nel nulla dell'indifferenza che trionfa la
disumanità.
E
nello spettacolo del 27 gennaio, sarà riservato uno spazio speciale al tema
dell'indifferenza.
Regia di Claudio
Montagna